Cos’è l’ernia del disco?
Per capirlo dobbiamo conoscere alcune cose. Vediamole insieme.
La colonna vertebrale è formata da molteplici strutture anatomiche,tra cui muscoli,ossa,legamenti e articolazioni. Ogni struttura presenta delle terminazioni nervose in grado di rilevare il dolore.
Gli elementi di tessuto molle presenti tra le vertebre sono chiamati “dischi intervertebrali” e sono composti da una porzione centrale a consistenza più molle e gelatinosa,il nucleo polposo,e da un rivestimento esterno detto anello fibroso.
L’ernia del disco consiste nella rottura delle fibre più periferiche del disco che può determinare una fuoriuscita più o meno completa del contenuto: il nucleo polposo.
Le ernie del disco lombari si distinguono in base a:
- al livello del disco in cui il nucleo è erniato (ad esempio L4-L5)
- alla posizione dell’ernia all’interno del canale vertebrale (mediana=centrale,paramediana=spostata verso un lato,etc…)
- alla fuoriuscita dai limiti dell’anulis (espulsa o contenuta)
- alla rottura del legamento longitudinale posteriore
- alla migrazione in senso caudale (in basso) o craniale (in alto)
L’ernia contenuta è la forma più tipica, con una migrazione del nucleo polposo arrestata dalle lamelle anulari più esterne che non vengono oltrepassate.
Proprio per questi tipi di ernie sono nate le terapie percutanee,
non essendoci in questi casi una così chiara indicazione alla chirurgia spinale. La reale efficacia di questo tipo di terapie è da correlarsi alla adeguata selezione del paziente e cioè attribuire “la giusta tecnica al giusto paziente”.
I trattamenti percutanei dell’ernia del disco sono delle tecniche che si basano sull’inserimento attraverso la pelle di un ago dall’esterno con la guida raggi x fino a raggiungere il disco intervertebrale malato.
Dopo aver raggiunto questo obiettivo è possibile praticare numerosissimi trattamenti.
Le tecniche più usate sono quelle di decompressioneche agiscono con disco poco degenerato ma integro (discectomia percutanealaser, nucleoplastica,discectomia percutanea meccanica). Queste tecniche sottraggono una parte di nucleo polposo creando una riduzione della pressione di tutta l’entità discale e quindi una riduzione della sua protrusione.
Diagnosi: la diagnosi di ernia del disco inizia con l’esame obiettivo completo della colonna e degli arti inferiori. Il medico dovrà esaminare la colonna vertebrale osservando la flessibilità,l’ampiezza dei movimenti e segni che suggeriscano un danneggiamento delle radici nervose o del midollo spinale a causa di un’ernia del disco. Al paziente verrà sottoposto uno schema che richieda di descrivere dettagliatamente sintomi come dolore,intorpidimento,formicolio e debolezza. Sarà poi necessario ricorrere ad accertamenti diagnostici strumentali,quali radiografia,tac o risonanza magnetica (RM).
Conclusione:
In questo tipo di patologia, la cosa più importante e difficile è la selezione dei pazienti ossia il paziente giusto,con la procedura giusta al momento giusto.
Contatta l’ambulatorio per avere una consulenza o prenotare una vista.