La mia storia professionale

Sapevo fin dalle scuole superiori che avrei fatto medicina, mi affascinava l’idea di scoprire i segreti del corpo umano e di poter aiutare le persone.
Così mi sono iscritto alla facoltà di medicina e chirurgia della mia città, Milano. Le discipline che mi hanno conquistato subito sono state la neurologia e la diagnostica radiologica.

Per preparare la tesi di laurea mi sono presentato al Prof. Paolo Pinelli, una delle figure di spicco della neurologia clinica italiana e uno dei fondatori della elettromiografia clinica.  Il Professore mi ha proposto di frequentare il Laboratorio di Neurofisiologia del Centro Medico di Veruno (Novara) per svolgere attività di ricerca finalizzata alla tesi di laurea: “Rapporto tra tempi di latenza e durate delle reazioni verbali nel morbo di Parkinson” .

Con la discussione della tesi termina il mio percorso formativo presso l’università di Milano.

Università di Milano
Università di Milano

Nei mesi prima della laurea inizio a frequentare il Servizio di Neuroradiologia dell’Ospedale di Circolo di Varese, fondato e diretto dal Dr. Giuseppe Bonaldi, uno tra i più grandi neuroradiologi interventisti italiani. La figura di Bonaldi finisce per farmi innamorare della neuroradiologia, disciplina giovane della quale allora non si sentiva parlare molto. Durante questo periodo inizio a conoscere il mondo delle terapie percutanee (che si effettuano attraverso la pelle senza taglio) e mininvasive per curare la colonna vertebrale ed in particolare la tecnica Onik, che Bonaldi usava fin dal 1987.

Nel 1996 vengo ammesso alla scuola di specializzazione in Radiologia dell’Università di Brescia; dopo il primo anno di frequenza come specializzando, ricevo l’incarico di dirigente medico di 1° livello in Neuroradiologia degli Spedali Civili che mi consente di completare la mia formazione lavorando a tutti gli effetti, acquisendo esperienza e pratica. Nell’anno 2000 conseguo la specializzazione in Neuroradiologia discutendo la tesi “Fibrinolisi intra-arteriosa nelle trombosi acute dell’arteria basilare” sotto la guida del Prof. Roberto Gasparotti, docente di Neuroradiologia e direttore della U.O. di Neuroradiologia degli Spedali Civile di Brescia.

Nel 2001, dopo i necessari tre anni di frequenza, conseguo il diploma della Società Europea di Neuroradiologia.

Negli anni passati al Civile di Brescia conosco il Dr. Matteo Bonetti, al quale mi lego con amicizia e ammirazione professionale. Bonetti è grande appassionato di ozonoterapia da anni e mi introduce a questo mondo con l’utilizzo delle tecniche di guida fluoroscopica e TAC in uso da tempo nell’ambito neuroradiologico, ma nuove per l’ozonoterapia.

Nel 2003 il Dr Matteo Bonetti, grazie al sostegno fondamentale del Prof Marco Leonardi, fonda la Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia (FIO) per dare maggiore serietà e rigore scientifico all’impiego dell’ozono in medicina. La mia formazione in questo settore prosegue con l’affiancamento a Bonetti che mi permette anche di poter conoscere meglio il Prof Marco Leonardi, Ordinario di Neuroradiologia all’Università di Bologna, più volte presidente della Associazione Italiana di Neuroradiologia,  maestro entusiasta e generoso.

Spedali Civili di Brescia
Spedali Civili di Brescia

La FIO raggiunge tantissimi importanti obiettivi, raccoglie molte adesioni tra i medici che praticano seriamente l’ozonoterapia in Italia, creando e consolidando le basi scientifiche necessarie alla sua validazione. Negli anni mi sono onorato di far parte del consiglio direttivo della Federazione e attualmente sono referente regionale della Lombardia.

Nel 2001 mi viene offerto di formare e coordinare la sezione di neuroradiologia presso l’Istituto Clinico S.Anna di Brescia, dove rimango come dirigente responsabile fino ad oggi.

Istituto Clinico S.Anna - Brescia
Istituto Clinico S.Anna - Brescia

Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione del mio ospedale, mi è stato consentito di costruire negli anni un polo di riferimento per la terapia non invasiva dell’ernia discale e più in generale per la cura delle affezioni dolorose della colonna vertebrale. Da molti anni pratico ozonoterapia sotto guida radiologica (TAC e fluoroscopia) sia intradiscale che foraminale, con grande soddisfazione professionale e migliaia di pazienti trattati con successo. Da più di quindici anni eseguo anche tecniche decompressive discali con laser (PLDD) o con sistemi meccanici, sempre per via percutanea (cioè senza taglio chirurgico). A mio parere è eticamente corretto proporre diffusamente tecniche non invasive per la cura dell’ernia, in ragione anche della frequente storia naturale favorevole della patologia discale.

Mi sono sempre sforzato di diffondere informazioni utili alle tantissime persone che soffrono, per trasmettere la conoscenza di tecniche che portano alla soluzione di problemi anche invalidanti, senza particolari rischi o conseguenze. Partecipo spesso a serate divulgative organizzate da enti pubblici e privati e noto sempre molto interesse tra la gente quando si parla di terapia del dolore.

Naturalmente nel mondo moderno le informazioni passano sempre di più attraverso i social e, anche se con cautela e attenzione, trovo molto importante essere presente con informazioni professionali.

L’entusiasmo che mi spinge quotidianamente è sempre lo stesso da anni ed è legato alla soddisfazione di vedere un paziente guarito.

La mia storia professionale

Sapevo fin dalle scuole superiori che avrei fatto medicina, mi affascinava l’idea di scoprire i segreti del corpo umano e di poter aiutare le persone.
Così mi sono iscritto alla facoltà di medicina e chirurgia della mia città, Milano. Le discipline che mi hanno conquistato subito sono state la neurologia e la diagnostica radiologica.

Per preparare la tesi di laurea mi sono presentato al Prof. Paolo Pinelli, una delle figure di spicco della neurologia clinica italiana e uno dei fondatori della elettromiografia clinica.  Il Professore mi ha proposto di frequentare il Laboratorio di Neurofisiologia del Centro Medico di Veruno (Novara) per svolgere attività di ricerca finalizzata alla tesi di laurea: “Rapporto tra tempi di latenza e durate delle reazioni verbali nel morbo di Parkinson” .

Con la discussione della tesi termina il mio percorso formativo presso l’università di Milano.

Università di Milano
Università di Milano

Nei mesi prima della laurea inizio a frequentare il Servizio di Neuroradiologia dell’Ospedale di Circolo di Varese, fondato e diretto dal Dr. Giuseppe Bonaldi, uno tra i più grandi neuroradiologi interventisti italiani. La figura di Bonaldi finisce per farmi innamorare della neuroradiologia, disciplina giovane della quale allora non si sentiva parlare molto. Durante questo periodo inizio a conoscere il mondo delle terapie percutanee (che si effettuano attraverso la pelle senza taglio) e mininvasive per curare la colonna vertebrale ed in particolare la tecnica Onik, che Bonaldi usava fin dal 1987.

Nel 1996 vengo ammesso alla scuola di specializzazione in Radiologia dell’Università di Brescia; dopo il primo anno di frequenza come specializzando, ricevo l’incarico di dirigente medico di 1° livello in Neuroradiologia degli Spedali Civili che mi consente di completare la mia formazione lavorando a tutti gli effetti, acquisendo esperienza e pratica. Nell’anno 2000 conseguo la specializzazione in Neuroradiologia discutendo la tesi “Fibrinolisi intra-arteriosa nelle trombosi acute dell’arteria basilare” sotto la guida del Prof. Roberto Gasparotti, docente di Neuroradiologia e direttore della U.O. di Neuroradiologia degli Spedali Civile di Brescia.

Spedali Civili di Brescia
Spedali Civili di Brescia

Nel 2001, dopo i necessari tre anni di frequenza, conseguo il diploma della Società Europea di Neuroradiologia.

Negli anni passati al Civile di Brescia conosco il Dr. Matteo Bonetti, al quale mi lego con amicizia e ammirazione professionale. Bonetti è grande appassionato di ozonoterapia da anni e mi introduce a questo mondo con l’utilizzo delle tecniche di guida fluoroscopica e TAC in uso da tempo nell’ambito neuroradiologico, ma nuove per l’ozonoterapia.

Nel 2003 il Dr Matteo Bonetti, grazie al sostegno fondamentale del Prof Marco Leonardi, fonda la Federazione Italiana di Ossigeno-Ozonoterapia (FIO) per dare maggiore serietà e rigore scientifico all’impiego dell’ozono in medicina. La mia formazione in questo settore prosegue con l’affiancamento a Bonetti che mi permette anche di poter conoscere meglio il Prof Marco Leonardi, Ordinario di Neuroradiologia all’Università di Bologna, più volte presidente della Associazione Italiana di Neuroradiologia,  maestro entusiasta e generoso.

La FIO raggiunge tantissimi importanti obiettivi, raccoglie molte adesioni tra i medici che praticano seriamente l’ozonoterapia in Italia, creando e consolidando le basi scientifiche necessarie alla sua validazione. Negli anni mi sono onorato di far parte del consiglio direttivo della Federazione e attualmente sono referente regionale della Lombardia.

Nel 2001 mi viene offerto di formare e coordinare la sezione di neuroradiologia presso l’Istituto Clinico S.Anna di Brescia, dove rimango come dirigente responsabile fino ad oggi.

Istituto Clinico S.Anna - Brescia
Istituto Clinico S.Anna - Brescia

Grazie alla lungimiranza dell’amministrazione del mio ospedale, mi è stato consentito di costruire negli anni un polo di riferimento per la terapia non invasiva dell’ernia discale e più in generale per la cura delle affezioni dolorose della colonna vertebrale. Da molti anni pratico ozonoterapia sotto guida radiologica (TAC e fluoroscopia) sia intradiscale che foraminale, con grande soddisfazione professionale e migliaia di pazienti trattati con successo. Da più di quindici anni eseguo anche tecniche decompressive discali con laser (PLDD) o con sistemi meccanici, sempre per via percutanea (cioè senza taglio chirurgico). A mio parere è eticamente corretto proporre diffusamente tecniche non invasive per la cura dell’ernia, in ragione anche della frequente storia naturale favorevole della patologia discale.

Mi sono sempre sforzato di diffondere informazioni utili alle tantissime persone che soffrono, per trasmettere la conoscenza di tecniche che portano alla soluzione di problemi anche invalidanti, senza particolari rischi o conseguenze. Partecipo spesso a serate divulgative organizzate da enti pubblici e privati e noto sempre molto interesse tra la gente quando si parla di terapia del dolore.

Naturalmente nel mondo moderno le informazioni passano sempre di più attraverso i social e, anche se con cautela e attenzione, trovo molto importante essere presente con informazioni professionali.

L’entusiasmo che mi spinge quotidianamente è sempre lo stesso da anni ed è legato alla soddisfazione di vedere un paziente guarito.